Ragazzi riporto il discorso che il nostro coordinatore comunale, Stefano Albani, ha tenuto nel corso dell'assemblea regionale del PD del 26/07 a Pescara, in un momento in cui amarezza (per il caso Del Turco) e voglia di riscatto scuotevano, come scuotono tutt’ora, il PD. Perché o si cambia o ci si estingue. Noi giovani dobbiamo essere la forza propulsiva per riportare il nostro partito in una dimensione reale, lontano dalle stanze di partito estranee alla nostra società, dove si decide a favore di chi? A ciascuno il suo, e nessun miglioramento cade dal cielo senza combattere per ottenerlo. Quindi rimbocchiamoci le maniche tutti per ottenere questo rinnovamento e, se non avverrà, vuol dire che in fondo non ce lo meritiamo, per il semplice fatto che non siamo stati capaci di conquistarcelo.
"Mi presento per chi non mi conoscesse: io sono il coordinatore comunale del PDGiovani dell'Aquila e sono anche membro del comitato promotore regionale dei giovani democratici ed ho chiesto la parola oggi perchè insieme ad altri amici della giovanile abbiamo ritenuto doveroso venire qui a dire delle cose, e soprattutto che a dirle fossero i giovani di questo partito. Vengo infatti a parlare in questa assemblea in un momento di grande delusione ed amarezza per tutti quei giovani che come noi vogliono essere partecipi della politica e che con entusiasmo vi si impegnano. Delusione ed amarezza per il tornado giudiziario che ha scosso la nostra regione, delusione ed amarezza per l'immagine che gli abruzzesi si stanno facendo di questo partito. In questi giorni molti fra i miei amici e coetanei che non militano nel PD non hanno fatto altro che ripetermi 'ma ancora con questo partito stai?', 'ancora con quelli?'...Francamente non potevamo cominciare il tesseramento in un momento peggiore, perchè se fino a pochi giorni fa eravamo convinti di tesserare tot numero di persone, oggi ne tessereremmo la metà, e dovremo anche ritenerci soddisfatti di questo risultato. Eppure questo è irritante; è irritante soprattutto se pensiamo all'entusiasmo che eravamo riusciti a raccogliere in un primo momento.Noi abbiamo avuto un picco: le primarie del 14 ottobre, uno dei momenti più partecipativi della storia dei partiti. Ma dal 14 ottobre il nostro partito, anche e soprattutto in Abruzzo, ha subito un forte calo in consensi e partecipazione. Ed è da qui che dobbiamo chiederci cosa c'è che non va, perchè noi giovani non crediamo che la sfiducia verso il PD derivi dal recente arresto Del Turco, ma che questo sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dobbiamo chiederci perchè in tanti non credono più nel progetto del PD. Durante le primarie le persone hanno avuto la sensazione reale di trovarsi davanti un partito che si apriva loro totalmente, che metteva il proprio destino nelle loro mani e che diceva loro 'scegli tu'. Ed era proprio quella la parola d'ordine di quei giorni: 'scegli tu', ed in tantissimi hanno partecipato col proprio voto. E mentre per chi compilava le liste delle candidature era necessario continuare a pansare in termini di DS, SDI e Margherita, per gli elettori esistevano solo i democratici che si mettevano in gioco.La scia di entusiasmo che ha seguito le primarie è stata senza esagerare travolgente. Io stesso mi sono avvicinato al partito in quei giorni ed ho visto persone di tutte le età fare altrettanto.Noi invece non solo non siamo stati in grado di incanalare e sfruttare pienamente quell'entusiamo, ma non abbiamo neanche instaurato un dialogo diretto con tutti coloro che credevano nel progetto del PD.E mentre lo slogan di Veltroni era 'portiamo la società civile nei luoghi della decisione politica', noi abbiamo dato l'immagine di un partito di dirigenti sempre più chiuso in sè stesso, troppo attento alle beghe interne alle istituzioni e poco ai problemi reali della gente. Un partito diviso al suo interno da vecchie identità ed etichette e non unito intorno ad una nuova visione della politica.In questo modo rischiamo di diventare un partito autoreferenziale.Ma noi dobbiamo scongiurare questo rischio, dobbiamo farlo per noi e per tutti coloro che ci hanno dato fiducia. Per tutti coloro che credono davvero che con il PD si possa avere una vita migliore.Siamo ancora in tempo per salvare il partito, ma per farlo dobbiamo smettere di far finta che tutto va bene e fermarci a riflettere su quali sono stati gli errori per poi trovare le soluzioni. Per noi giovani non può esservi altra via se non quella di guardare avanti.E allora guardiamo avanti e smettiamola, e qui lancio un appello a tutti i membri del partito, di considerarci ancora divisi in correnti ed ex partiti. Qui non c'è il partito democratico dei DS, qui non c'è il partito democratico della Margherita, qui c'è il partito democratico.Questo è ciò che i nostri militanti si aspettano da noi.Dobbiamo fare gioco di squadra e finchè non l'avremo capito non saremo mai un partito e continuerà a vincere il centro destra.Adesso in questo evento giudiziario dobbiamo fare gioco di squadra e non possiamo pensare di non difendere i nostri uomini finchè questi non vengano riconosciuti colpevoli, ma allo stesso tempo in questa vicenda dobbiamo distinguere il piano giudiziario dal piano politico.Il piano giudiziario spetta ai giudici e nessuno qui può pretendere di sostituirsi alla magistratura, ma il piano politico non possiamo permetterci di lasciarlo a qualcunaltro, e sul piano politico bisogna fare due considerazioni:1- è stata decapitata una giunta regionale a due anni dalla fine del mandato2- è in atto una manovra mediatica in Abruzzo di demonizzazione del PDE' proprio l'immagine del partito che dobbiamo tutelare e per noi giovani la soluzione è una sola: il rinnovamento del partito. In questi giorni ho sentito molti esponenti del partito regionale parlare di 'tanta voglia di buona politica, di nuova politica e di rinnovamento'. Il rinnovamento deve essere REALE e deve cominciare dalla dirigenza del partito e dalle candidature alle prossime elezioni regionali. Come? Chiaramente noi vogliamo che vengano candidati molti giovani ma dato che non è una questione anagrafica, supportando e candidando tutte quelle persone che finora sono rimaste nel partito in seconda e terza linea ma che hanno brillato come amministratori locali. Questo vuol dire rinnovamento REALE e badate bene non si tratta di una questione anagrafica ma di dare un'immagine di credibilità e competenza a coloro che credono in noi.Il nostro segretario regionale Luciano D'Alfonso, le cui parole all'assemblea dei giovani di Montesilvano ho ascoltato con attenzione ed ho apprezzato molto, dovrà essere il protagonista di questo rinnovamento e renderlo concreto. Ma come ha detto lui prima, non può fare tutto da solo ma deve essere aiutato da una collegialità di persone. Noi non possiamo stare a gurdare mantre lui compie il lavoro. Ebbene Segretario se questa sarà la linea del partito noi giovani non staremo a guardare. Se davvero avvieremo questo rinnovamento noi giovani ci saremo. Grazie"
Stefano Albano
"Mi presento per chi non mi conoscesse: io sono il coordinatore comunale del PDGiovani dell'Aquila e sono anche membro del comitato promotore regionale dei giovani democratici ed ho chiesto la parola oggi perchè insieme ad altri amici della giovanile abbiamo ritenuto doveroso venire qui a dire delle cose, e soprattutto che a dirle fossero i giovani di questo partito. Vengo infatti a parlare in questa assemblea in un momento di grande delusione ed amarezza per tutti quei giovani che come noi vogliono essere partecipi della politica e che con entusiasmo vi si impegnano. Delusione ed amarezza per il tornado giudiziario che ha scosso la nostra regione, delusione ed amarezza per l'immagine che gli abruzzesi si stanno facendo di questo partito. In questi giorni molti fra i miei amici e coetanei che non militano nel PD non hanno fatto altro che ripetermi 'ma ancora con questo partito stai?', 'ancora con quelli?'...Francamente non potevamo cominciare il tesseramento in un momento peggiore, perchè se fino a pochi giorni fa eravamo convinti di tesserare tot numero di persone, oggi ne tessereremmo la metà, e dovremo anche ritenerci soddisfatti di questo risultato. Eppure questo è irritante; è irritante soprattutto se pensiamo all'entusiasmo che eravamo riusciti a raccogliere in un primo momento.Noi abbiamo avuto un picco: le primarie del 14 ottobre, uno dei momenti più partecipativi della storia dei partiti. Ma dal 14 ottobre il nostro partito, anche e soprattutto in Abruzzo, ha subito un forte calo in consensi e partecipazione. Ed è da qui che dobbiamo chiederci cosa c'è che non va, perchè noi giovani non crediamo che la sfiducia verso il PD derivi dal recente arresto Del Turco, ma che questo sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dobbiamo chiederci perchè in tanti non credono più nel progetto del PD. Durante le primarie le persone hanno avuto la sensazione reale di trovarsi davanti un partito che si apriva loro totalmente, che metteva il proprio destino nelle loro mani e che diceva loro 'scegli tu'. Ed era proprio quella la parola d'ordine di quei giorni: 'scegli tu', ed in tantissimi hanno partecipato col proprio voto. E mentre per chi compilava le liste delle candidature era necessario continuare a pansare in termini di DS, SDI e Margherita, per gli elettori esistevano solo i democratici che si mettevano in gioco.La scia di entusiasmo che ha seguito le primarie è stata senza esagerare travolgente. Io stesso mi sono avvicinato al partito in quei giorni ed ho visto persone di tutte le età fare altrettanto.Noi invece non solo non siamo stati in grado di incanalare e sfruttare pienamente quell'entusiamo, ma non abbiamo neanche instaurato un dialogo diretto con tutti coloro che credevano nel progetto del PD.E mentre lo slogan di Veltroni era 'portiamo la società civile nei luoghi della decisione politica', noi abbiamo dato l'immagine di un partito di dirigenti sempre più chiuso in sè stesso, troppo attento alle beghe interne alle istituzioni e poco ai problemi reali della gente. Un partito diviso al suo interno da vecchie identità ed etichette e non unito intorno ad una nuova visione della politica.In questo modo rischiamo di diventare un partito autoreferenziale.Ma noi dobbiamo scongiurare questo rischio, dobbiamo farlo per noi e per tutti coloro che ci hanno dato fiducia. Per tutti coloro che credono davvero che con il PD si possa avere una vita migliore.Siamo ancora in tempo per salvare il partito, ma per farlo dobbiamo smettere di far finta che tutto va bene e fermarci a riflettere su quali sono stati gli errori per poi trovare le soluzioni. Per noi giovani non può esservi altra via se non quella di guardare avanti.E allora guardiamo avanti e smettiamola, e qui lancio un appello a tutti i membri del partito, di considerarci ancora divisi in correnti ed ex partiti. Qui non c'è il partito democratico dei DS, qui non c'è il partito democratico della Margherita, qui c'è il partito democratico.Questo è ciò che i nostri militanti si aspettano da noi.Dobbiamo fare gioco di squadra e finchè non l'avremo capito non saremo mai un partito e continuerà a vincere il centro destra.Adesso in questo evento giudiziario dobbiamo fare gioco di squadra e non possiamo pensare di non difendere i nostri uomini finchè questi non vengano riconosciuti colpevoli, ma allo stesso tempo in questa vicenda dobbiamo distinguere il piano giudiziario dal piano politico.Il piano giudiziario spetta ai giudici e nessuno qui può pretendere di sostituirsi alla magistratura, ma il piano politico non possiamo permetterci di lasciarlo a qualcunaltro, e sul piano politico bisogna fare due considerazioni:1- è stata decapitata una giunta regionale a due anni dalla fine del mandato2- è in atto una manovra mediatica in Abruzzo di demonizzazione del PDE' proprio l'immagine del partito che dobbiamo tutelare e per noi giovani la soluzione è una sola: il rinnovamento del partito. In questi giorni ho sentito molti esponenti del partito regionale parlare di 'tanta voglia di buona politica, di nuova politica e di rinnovamento'. Il rinnovamento deve essere REALE e deve cominciare dalla dirigenza del partito e dalle candidature alle prossime elezioni regionali. Come? Chiaramente noi vogliamo che vengano candidati molti giovani ma dato che non è una questione anagrafica, supportando e candidando tutte quelle persone che finora sono rimaste nel partito in seconda e terza linea ma che hanno brillato come amministratori locali. Questo vuol dire rinnovamento REALE e badate bene non si tratta di una questione anagrafica ma di dare un'immagine di credibilità e competenza a coloro che credono in noi.Il nostro segretario regionale Luciano D'Alfonso, le cui parole all'assemblea dei giovani di Montesilvano ho ascoltato con attenzione ed ho apprezzato molto, dovrà essere il protagonista di questo rinnovamento e renderlo concreto. Ma come ha detto lui prima, non può fare tutto da solo ma deve essere aiutato da una collegialità di persone. Noi non possiamo stare a gurdare mantre lui compie il lavoro. Ebbene Segretario se questa sarà la linea del partito noi giovani non staremo a guardare. Se davvero avvieremo questo rinnovamento noi giovani ci saremo. Grazie"
Stefano Albano
13 commenti:
Premesso che non mi tange, se non altro perchè non voterò Pd alle regionali, non sono d'accordo su un punto, o almeno questa è la cosa che mi è più saltata all'occhio:
"anagraficamente giovani", ebbene, credo proprio invece che i candidati debbano esserlo. E che debbano essere anche nuovi, FACCE nuove. Altro che gli amministratori...
A Stefano vanno i miei complimenti per il coraggio mostrato per intervenire in modo più duro di quanto sicuramente avranno fatto gli altri politici presenti all'incontro,di quanto in genere caratterizza la posizione del PD su questa vicenda (immota manet), e di quanto contraddistingue i rapprensentanti delle altre giovanili abbruzzesi che addirittura si astengono dall'esporsi.
Secondo me si dovrebbero mettere dei parametri, del tipo età media dei candidati inferiore a x, età del canditato presidente inferiore a x, presente nella scena politica da non più di x anni ("faccie nuove" come dice giustamente Marco). Perchè mettere parametri oggettivi? Perchè altrimenti è il solito bla bla bla, con il quale i vertici del partito promettono rinnovamento ma solo a patto che restino i soliti, e cioè loro.
...dimenticavo: questi parametri dovrebbero essere imposti unitariamente da tutte le giovanili abbruzzesi del PD, con il motto "per un PD senza giovani", minacciando, cioè, di uscire in blocco dal partito se questo non sarà in grado di rinnovarsi realmante. Non si tratta solo di un'oppotunità da cogliere al volo per rinnovare il PD, ma anche di una missione che una giovanile non dormiente dovrebbe realizzare.
Anche da parte mia i piu sentiti complimenti a Stefano: un discorso davvero coraggioso! Di piu, ci si potrebbe anche credere. Un discorso direi quasi degno dei nostri attuali politici. A voler dire la verità, sto sentendo tante belle parole e altrettanto bei principi ma la sensazione resta quella che alla fine dei conti, che sono poi le candidature, per il pd e forse per tanti altri partiti che almeno non lo negano, vedremo in parte età anagrafiche diverse e facce nuove, come vi piace definirle, ma... SEMPRE E COMUNQUE GLI STESSI COGNOMI!!!
Professare il rinnovamento in discorsi del tutto uguali a quelli dei nostri politici attuali e che noi stessi definiamo passati, agli occhi di chi non ha gli strumenti per capire non sono altro che le solite belle parole dei politici e da qui a ritenere che i nuovi sono rimasti uguali il passo è breve. Mi sarebbe piaciuto trovare su questo blog qualche giorno fa un invito alla Scuola politica del pd a Cortona. Questo sarebbe stato, a mio modesto e, soprattutto esterno a tante logiche, parere, un messaggio di grande rinnovamento ben piu efficace di quanto non siano i discorsi sentiti e risenti da chi cerca di capire e interagire ma vede che niente cambia e niente è diverso da quello che sembra...
Un blog è un contenitore di pensieri, informazioni, etc, che chiunque può implementare.
Se ti "sarebbe piaciuto trovare su questo blog qualche giorno fa un invito alla Scuola politica del pd a Cortona", potevi lasciare un commento "qualche giorno fa'" informando tutti noi, o addirittura un post (articolo) a tal proposito.
Clicca su "Regolamento del Blog".
Quanto alle "belle parole", cosa ti aspetti di trovare in un blog, se non parole? Magari un Pupazzetto a forma di partigiano che ti esce dal monitor ed inizia a cantare Bella Ciao?
Andiamo ragazzi, la nostra generazione e la politica hanno bisogno di più praticità, concretezza.
Io la proposta l'ho fatta (quella dei parametri).
Stando a quanto mi sembra di capire, questo è il blog 'ufficiale' dei giovani aquilani del pd - quindi anche gestito da voi - non un forum generico! E per poter professare la concretezza credo che l’esempio dovreste farcelo trovare proprio sul VOSTRO blog.
Quando dico che "mi sarebbe piaciuto trovare su questo blog qualche giorno fa un invito alla Scuola politica del pd a Cortona" voglio solo farvi notare che VOI ragazzi del pd avreste dovuto saperlo prima di chi è estraneo - se non, a voler esagerare, partecipare all'organizzazione. IO ne ho parlato a VOI e QUI appena ne ho sentito parlare. E se avessi saputo che dall'Aquila qualcuno ha organizzato la 'trasferta' avrei riflettuto sulla possibilità di iscrivermi. Seguirò l’evento per vie diverse, mi piacerebbe parlarne al vostro ritorno.
Quanto a quello che mi aspetto di trovare su un blog, mi limito a dire che le parole si possono anche utilizzare per comunicare eventi, attività ... e non solo per informare sui buoni propositi. Voglio dire, ancora, che non condivido affatto la tua proposta - che in certa misura potrebbe essere ritenuta anche incostituzionale - ma apprezzo la tua volontà, Luigi, solo sarebbe auspicabile che il gruppo prendesse una posizione e facesse proposte su 'cose concrete' condivisa che porti la firma 'GIOVANI DEL PARTITO DEMOCRATICO (AQ)' e non di ognuno preso individualmente – oppure sei tu che hai l'incarico di portavoce del gruppo? Nel caso bisognerebbe che fosse specificato.
P.S. non ci avevo mai riflettuto, ma è possibile anche che, prima o poi, tu riesca a trasformare la tua faccia in un 'Pupazzetto a forma di partigiano che ti esce dal monitor ed inizia a cantare Bella Ciao' - pensaci, utilizzare le nuove tecnologie ti riesce bene nel campo della comunicazione via web!
In effetti, a parte la battuta, sarebbe carino che all’apertura della pagina partisse un vostro slogan o qualcosa del genere che vi rappresenta – ce l’avete suppongo - non ne so molto ma credo che neanche sia impossibile.
Caro anonimo, ti ringrazio per gli stimoli che ci hai lanciato. In effetti è da diverso tempo che mi prodigo per cercare di puntare su internet come preziosa carta per comunicare con altri giovani, essendo lo spazio web un territorio prettamente giovanile. Ma il successo di questa iniziativa può arrivare solo se ognuno da un piccolo contributo ogni tanto, cosa che non avviene o avviene solo raramente. Come può un movimento giovanile prescindere dall’utilizzo di internet?
Addirittura si potrebbero ridurre considerevolmente le riunioni settimanali, spezzo inconcludenti, e sostituirle con una più pulita discussione sul web, dove ognuno può dire la sua anche se non può essere fisicamente presente nei luoghi di decisione impermeabili al di fuori della classe politica dirigente. Il tutto con meno dispendio di tempo. Ma se dai lo strumento ai giovani per condividere discussioni, informazioni e scelte politiche (a livello giovanile), e poi la partecipazione è scarsa, cosa significa? Che magari non ci meritiamo niente di meglio dell’Italia che ci troviamo, che sappiamo solo lamentarci.
Spero che questo sbrigliata spinga i lettori del blog (che secondo Google Analytics sono veramente tanti) ad uscire dalla passività ed iniziare a commentare e scrivere articolo loro firmati da loro, come da regolamento del blog:
http://99giovani.blogspot.com/2008/03/linizio.html
Democrazia non vuol dire solo diritti, ma anche il dovere di sostenerla facendo ognuno la sua parte!
Buonasera, leggo con piacere che si è aperto un dibattito abbastanza vivace! Mi trovo a scrivere due stringate parole per dire che approvo soltanto in parte quello che trovo scritto. Mi spiego meglio. E' sacrosanto dire che l' abruzzo ha bisogno di una nuova classe dirigente e che c'è bisogno di vedere facce nuove in politica! Per me questo deve essere scontato e la pena per chi decidesse di non adempiere a questo dovere dovrebbe essere il non voto degli elettori!Detto questo vorrei però farvi notare che c' è anche il problema della modalità con cui verrà selezionata, sempre se una selezione ci sarà, la nuova classe dirigente! Se i criteri non saranno seri, tra pochi anni ci troveremo di fronte allo stesso problema che affrontiamo in questo difficile periodo! Secondo me i criteri selettivi non possono essere solo l'anagrafe e la novità: c'è bisogno che si avvii un progetto basato su una visione innovativa del futuro! Altrimenti, come ho già avuto modo di dire e scrivere, cambierà tutto ma sostanzialmente rimarrà tutto uguale.
Un saluto Gianluca Cervale
ha colpito nel segno il primo anonimo: "..vedremo in parte età anagrafiche diverse e facce nuove, come vi piace definirle, ma... SEMPRE E COMUNQUE GLI STESSI COGNOMI!!!" beh facciamo in modo che ciò non si verifichi...
Ragazzi ho dovuto cancellare l'ultimo commento perchè non firmato. L'anonimato è viltà.
Potete scrivere quello che volete (non sarò certo io a fare censura, e addirittura a tutti si dà addirittura la possibilità di scrivere articoli, non solo commenti), ma dovete firmare con nome e congome che babbo e mamma vi hanno lasciato.
Ognuno deve avere il coraggio di prendersi la responsabilità delle proprie dichiarazioni, altrimenti si è come quei delinquenti che vanno in giro mascherati a far danni.
Non ci si può vergognare dei propri pensieri, ed è facile sparlare degli altri dietro l'anonimato o nomi falsi.
Ma chi ci proponiamo di rappresentare se ci comportiamo così?
Vi rimando nuovamente al regolamento del blog:
http://99giovani.blogspot.com/2008/03/linizio.html
Luigi, sono d'accordo, ma allora bisognerebbe cancellare la stragrande maggioranza dei commenti!visto che sono tutti anonimi
Marco
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